Recensione: 'The Revival' di Chris Weitz

Buongiorno lettori!
come vi avevo detto, essendo che la Sperling & Kupfer ha deciso di terminare velocemente la serie, ho deciso di finirne la lettura anche io. La serie mi è piaciuta nel complesso, ma dopo il livello dei primi due libri mi aspettavo un finale degno di nota, purtroppo ne sono rimasta delusa, scopritene perché!
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Titolo: The Revival (The Young World, #3)
Autore: Chris Weitz
Editore: Sperling & Kupfer
Data di pubblicazione: 22 Novembre 2015
Pagine: 262
Prezzo: €19.90
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Trama:
Dopo anni spesi a lottare per sopravvivere, Donna è affascinata dalla prospettiva di una nuova vita in Inghilterra, al sicuro dalla Malattia. Solo una cosa - o meglio, una persona - potrebbe spingerla a tornare nel tragico caos di New York...
Oltreoceano, Jefferson è invece costretto ad abbandonare il suo sogno di unire tutti i ragazzi in un nuovo ordine, dal momento che la scoperta della cura per la Malattia ha acceso un'agguerrita lotta di potere in città, e non solo. Donna e Jefferson non hanno altra scelta: devono agire, per salvare se stessi, ma soprattutto ciò che resta del loro mondo. Perché a cosa serve vivere se tutto quello a cui tieni non c'è più?


RECENSIONE
Dopo il finale di The New Order che preannunciava una minaccia a livello globale mi aspettavo grandi cose, grande battaglie e un finale epico. Non so' se avevo delle aspettative troppo alte, ma sono rimasta in parte delusa. Ho letto il libro con trasporto, ma con meno entusiasmo dei precedenti; in ogni capitolo mi chiedevo se sarebbe giunta la grande guerra, ma mi avvicinavo sempre più alla conclusione e non trovavo ciò che cercavo.
Sappiamo che i ragazzi con il virus sono in possesso di un oggetto in grado di scatenare la terza guerra mondiale, in grado di innescare le testate nucleari ed eliminare qualsiasi continente essi vogliano. Grazie a Donna, gli inglesi ne sono a conoscenza e hanno mandato delle truppe a sopprimere la minaccia; in qualche modo anche i russi e i cinesi ne sono venuti al corrente e hanno mandato anch'essi delle truppe. Già con questi presupposti mi sarei aspettata una guerriglia tra queste tre truppe, ad ogni modo chi recupera il marchingegno ha tra le mani un grandissimo potere, invece pare che non si siano nemmeno incontrati nonostante le loro strade sicuramente si sono incrociate. Anche le lotte tra i ragazzi non mi hanno soddisfatta a pieno, c'era qualcos'altro da recuperare oltre la minaccia mondiale: le ragazze appartenuto al clan di Jefferson e Donna che sono state consegnate come schiave dai Confederati. Mi aspettavo qualche capitolo incentrato solo su questo, ma la faccenda si è sbrigata in troppo poco tempo per i miei gusti.
Anche il finale non mi ha soddisfatta. Volevo sapere cosa sarebbe successo ai ragazzi di New York, se veniva qualcuno ad aiutarli, come New York si sarebbe ripresa da tutto ciò, come avrebbe reagito il mondo nello scoprire che ci sono dei sopravvissuti, ma è tutto molto vago e non c'è una vera risposta. Weitz lascia a noi la responsabilità di questo, lascia tutto alla nostra immaginazione, come quei finali insopportabili dei film, dove si vedono i protagonisti che guardano verso un nuovo orizzonte. Non sono affatto contenta, volevo un misero epilogo che rispondesse alle mie domande, o a parer mio ci vorrebbe un libro supplementare talmente tante cose ci sarebbero ancora da dire.
Nonostante non sia un finale all'altezza dei precedenti libri, lo stile rimane lo stesso. Weitz si è immedesimato in tantissimi personaggi, ci ha fatto percepire le differenti personalità anche nel modo di scrivere i capitoli e mi è piaciuto moltissimo, soprattutto in questo volume che i punti di vista sono maggiori anche rispetto al secondo volume. In quanto ambientazione anche non ho trovato nessuna pecca. L'unico problema con questo capitolo finale, purtroppo, è la storia che ho trovato troppo banale in confronto a ciò che ci ha dato prima. Aveva molto potenziale, c'erano le basi per costruire un finale che avrebbe lasciato tutti a bocca aperta, sia che avrebbe scelto un lieto fine per l'America, sia che avesse scelto una fine tragica per il mondo intero, ma Weitz ha preferito lasciarci con mille domande senza risposte, ma sono scelte, purtroppo.
Per concludere, la trilogia nel complesso mi è piaciuta, non è stata sviluppata appieno delle sue potenzialità, ma l'ho trovata carina. Sicuramente la versione cinematografica sarà più esaustiva, ma d'altronde Weitz è uno sceneggiatore, indubbiamente riuscirà a correggere dove non è riuscito ad arrivare con i libri.
Tempo di lettura: 3 giorni

12/16/2016

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