Recensione: 'Questo Canto Selvaggio' di Victoria Schwab

Buongiorno lettori!
sono felice di come sta andando il mio mese, è il terzo libro che termino dall'inizio di Giugno e spero di continuare di questo passo! Il libro di cui vi parlo oggi è uscito ieri nelle librerie, è uno di quei libri che molti di noi avevano già adocchiato in inglese e speravamo di poterlo leggere prima o poi, e grazie alla Giunti possiamo esaudire questo piccolo sogno.
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Titolo: Questo Canto Selvaggio (Monsters of Verity, #1)
Autore: Victoria Schwab
Editore: Giunti
Data di pubblicazione: 13 Giugno 2017
Pagine: 432
Prezzo: €18,00
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Trama:
Per anni Verity City è stata teatro di crimini e attentati, finché ogni episodio di violenza ha cominciato a generare mostri, creature d'ombra appartenenti a tre stirpi: i Corsai e i Malchai, avidi di carne e sangue umani, e i Sunai, più potenti, che come implacabili angeli vendicatori con il loro canto seducente catturano e divorano l'anima di chi si sia macchiato di gravi crimini. Ora la città è attraversata da un muro che separa due mondi inconciliabili e difende una fragile tregua: al Nord lo spietato Callum Harker offre ai ricchi protezione in cambio di denaro, mentre al Sud Henry Flynn, che ha perso la famiglia nella guerra civile, si è messo a capo di un corpo di volontari pronti a dare la vita pur di difendere i concittadini e ha accolto come figli tre Sunai. In caso di guerra la leva più efficace per trattare con Harker sarebbe la figlia. Così August, il più giovane Sunai, si iscrive in incognito alla stessa accademia di Kate per tenerla sotto controllo. Ma lei, irrequieta, implacabile e decisa a tutto pur di dimostrare al padre di essere sua degna erede, non è un'ingenua...


RECENSIONE
A volte come termini un libro non hai le idee molto chiare su di esso, a me è capitato con questa lettura. Sin dall'inizio si è rivelata una lettura molto oscura, molto enigmatica, prima di avere le idee abbastanza chiare sono passate parecchie pagine, ma nonostante tanti dubbi, l'unica cosa certa è che mi è piaciuto. Mi aspettavo qualcosa di totalmente differente, non mi sarei aspettata una storia dai toni così cupi e ingarbugliati, ma alla fine ne sono rimasta sorpresa e decisamente compiaciuta.
Questo Canto Selvaggio è ambientato nella città di Verity, una città che si differenzia dalle altre per la presenza di creature mostruose. Ci sono i Corsai, i Malchai e i Sunai, queste creature sono il frutto di azioni malvagie che le persone compiono. I Corsai nascono da azioni violente, ma non letali, mentre i Malchai vengono generati da omicidi; per quanto riguarda i Sunai, loro nascono quando accadono eventi che spezzano la vita di parecchie persone, come attentati dinamitardi o sparatorie. A causa della loro presenza la città è divisa in due fazioni: coloro che prendono come guida Callum Harker che sono disposti e possono permettersi di pagare una grande somma per avere la sua protezione tramite medaglioni di ferro, oppure chi crede che sia meglio combattere e tentate di sconfiggere i mostri, sotto la guida di Henry Flynn. I protagonisti di questa storia appartengono a queste due fazioni rivali tra di loro, dalla parte di Harker, troviamo sua figlia, Kate che dopo parecchio tempo fa rientro in città e vuole ad ogni costo dimostrare al padre che nelle loro vene scorre lo stesso sangue malvagio. Dalla parte di Flynn, troviamo August, un personaggio che non è umano, ma è un Sunai e ogni giorno combatte per non fare uscire il mostro che è in sé.
I due personaggi mi sono piaciuti moltissimo, ho trovato che loro fossero gli unici punti chiari dell'intera storia, i loro pensieri e le loro motivazioni erano sempre stati molto espliciti e hanno reso il romanzo qualcosa di unico. Potreste pensare che mettendo insieme due personaggi dal sesso e dalle fazioni opposte, ciò che nasce è un amore proibito, ma non potreste sbagliarvi di più. In questo romanzo non c'è nessun cenno ad una love story, i nostri protagonisti non sono altro che compagni in questa città dai mille segreti, pronti a cercare di combattere insieme un nemico inaspettato.
Ciò che mi ha confusa maggiormente è la cosa che a conti fatti mi ha sorpresa di più e ha reso unico e diverso questa lettura: i mostri. Il modo in cui vengono creati è davvero originale, mai visto prima, ma allo stesso tempo ci ho messo un po' per immaginarmi il tutto. Queste creature non si differenziano solo per il modo in cui vengono generate, ma anche per ciò che è il loro sostentamento: i Corsai si nutrono di ossa e carne, i Malchai si sangue, i Sunai invece sono una specie di giustizieri, e possono nutrirsi solo delle anime dei peccatori, ovvero di coloro che hanno creato con le loro gesta un nuovo mostro.
Per terminare, mi sento di consigliarvi questa lettura, non è certamente perfetta, ma ci sono parecchi spunti originali e rimarrete incollati alle pagine fino alla fine per cercare di fare chiarezza su tutti i misteri che si celano nella città. La cosa più importante che ci insegna questa storia è che non bisogna essere necessariamente mostri per essere tali, ma un umano può essere molto peggio di una creatura mostruosa.

"E' la vita, August.
Volevi sentirti vivo, giusto?
Non importa se sei un mostro o un essere umano.
Vivere è doloroso."

Tempo di lettura: 3 giorni

6/14/2017

2 Commenti

  1. Non vedo l'ora di leggerlo, e non vedo l'ora di leggere anche l'altra serie dell'autrice che dovrebbe uscire presto anche da noi

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  2. Beh di sicuro è una lettura originale, sia per il mondo "al contrario" dove bisogna dimostrare di essere cattivi e dove non c'è love story...non che sia necessaria, ma di solito se i protagonisti sono giovani ce la mettono sempre. Sono confusa, però certo è che la storia sembra interessante.

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